VILLA DEI VESCOVI

«Adotta una stanza»

Giuliana D'Olcese invita ad aderire all'appello del FAI

Villa dei Vescovi

 

FAI - Fondo Ambiente Italiano Newsletter novembre 2009

 

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Villa dei Vescovi «Sala degli Eroi o del Ruzante» affreschi di Lamberto Sustris XVI° Secolo

«Bagno del Vescovo» Affreschi di Lamberto Sustris - Lavabo del XVI° Secolo in marmo giallo di Vicenza

 

Adotta anche tu una stanza di Villa dei Vescovi

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Grazie al progetto “Adozione stanze di Villa dei Vescovi”, aziende e privati possono “adottare” uno degli ambienti della Villa dal FAI di Luvigliano, sostenendone così il complesso progetto di restauro e ripristino delle strutture e degli affreschi.
Restituire a Villa dei Vescovi a Luvigliano (PD) l'originario ruolo di luogo di meditazione e raccoglimento a diretto contatto con l'armonia del paesaggio circostante.
E' questo l'obiettivo del complesso progetto di restauro e ripristino delle strutture e degli affreschi della Villa del FAI, che contribuirà alla diffusione di un turismo intelligente in un contesto geografico di grande valore storico e naturalistico.
I lavori da fare sono ancora tanti: piantumazione nuovi alberi, realizzazione sentieri pedonali e aree di sosta, restauro stucchi e intonaci del portale d'ingresso orientale, ricostruzione cinta muraria interna ed esterna, illuminazione. Per questo, il FAI ha lanciato il progetto “Adozione stanze di Villa dei Vescovi”, grazie al quale aziende e privati possono “adottare” uno degli ambienti della Villa, lasciando per sempre il loro nome in ricordo della propria generosità. Sono già tre gli adottatori: Giovanni Cataldi per la “Stanza del Vescovo”, Anna Maria Paganoni per l' “Anticamera dello studio”, Luciano e Giancarla Berti per il “Portego”.
Il nostro augurio è che presto molti altri seguano il loro esempio!

 

Villa Vescovi, la crisi colpisce il restauro

Abano|Montegrotto24ore.it  Padova24ore
Martedì 17 Marzo 2009 08:21 amministratore

 

La crisi economica inizia a farsi sentire anche nel mondo dell'arte. E nel padovano rischia di mettere in ginocchio perfino un'associzione storica come il Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano), che solo due anni fa si era impegnata nell'importante progetto di restauro conservativo di Villa dei Vescovi di Luvigliano. Un capolavoro architettonico del 1500 progettato dal Falconetto per l’allora vescovo di Padova, cardinale Francesco Pisani, e donato nel 2005 dalla famiglia Olcese al Fai.
«Gran parte dei fondi necessari per il recupero della Villa sono stati stanziati o promessi da istituzioni private ed enti pubblici - spiega l’architetto Giulio Muratori, capo della delegazione di Padova del Fai - Purtroppo, a causa della difficile situazione finanziaria, incontriamo difficoltà ad incassare quegli stanziamenti, in più c'è un aumento dei costi preventivati».
Muratori stima che per il completamento dei lavori previsto entro il 2010 servano più di 5 milioni: mancherebbe qualcosa come 1 milione e 400 mila euro.
«Abbiamo deciso di promuovere una campagna di adozioni di alcune porzioni delle opere restaurate. Invitiamo quindi le associazioni e i privati a partecipare al recupero della Villa», aggiunge Muratori.
Il capo delegazione del Fai risponde anche alle polemiche sulla scelta delle grondaie della barchessa della Villa. «Abbiamo deciso di mantenere la grondaia in lamiera zincata perché è stata sostituita appena 5/6 anni fa ed è in buone condizioni. In questo momento abbiamo altre priorità».
Intanto per informare la popolazione sull’andamento dei lavori domani dalle 14.30 alle 16 il cantiere della Villa verrà aperto al pubblico. Ai visitatori verrà chiesto di firmare una liberatoria per l’accesso.
Informazioni allo 049/8764206.

 

 Veneto Notizie

 

domenica 11 gennaio 2009

 

«Adottato» il restauro della magica grotta di Nettuno

 

«Adottato» il restauro della magica grotta di Nettuno
Il Mattino di Padova 08/01/2009
Per completare le opere di restauro e rifunzionalizzazione della Villa necessitano ancora dei fondi, in quanto gli scavi archeologici e i maggiori oneri strutturali hanno determinato un aumento dei costi preventivati.
In occasione del convegno di ottobre da parte del Fai è stata presentata una Campagna di Adozioni di porzioni delle opere da restaurare. La Delegazione di Padova ha deciso prontamente di aderire a tale campagna di finanziamento adottando, assieme alla Delegazione di Treviso, la grotta di Nettuno opera di Vincenzo Scamozzi, l’architetto allievo del Palladio che ha completato Villa dei Vescovi, progettando le maestose scalinate di accesso ed i grandi cortili pensili.
Al di sotto della scalinata Est vi è questo piccolo ma magico luogo, di rara bellezza, da tempo utilizzato come ricovero di mezzi agricoli, che in passato era luogo di svago e di delizia con la fontana di Nettuno ed i giochi d’acqua ancora visibili. In questo spazio viene magnificamente rappresentato il pensiero umanista, l’età in cui l’uomo pensava di poter piegare la natura ai propri voleri, modificandola secondo un pensiero progettuale compiuto. La sequenza spaziale è formidabile: dal selciato esterno, passando sotto un possente arco in facciavista, si entra in un luogo dove tutto è raziocinio, geometrie che si ripetono rigorosamente in maniera matematica ed in fronte all’entrata si presenta un altro arco, originariamente decorato con conchiglie (richiamo alla naturalità marina strutturata), entro il quale viene incorniciato uno spaccato di roccia viva, nel quale era collocata la fontana, di cui rimangono solo brandelli. Ecco quindi il pensiero umanista che si compie: l’uomo che racchiude e definisce la materia bruta in un contesto raziocinante, facendola diventare elemento compiuto di un disegno voluto. Crediamo che sia un esempio di grande architettura ed è per questo che nel 2009 ci attiveremo con varie manifestazioni per raccogliere i fondi necessari al restauro, per avere l’orgoglio di essere stati noi semplici aderenti con le nostre piccole risorse protagonisti del recupero di un frammento di grande arte. Arch. Giulio Muratori Capo delegazione Fai di Padova.
Pubblicato da Francesco Scanagatta a 11.53

Portale Est di Villa dei Vescovi che dal viale detto "Viale dell'antico vigneto" conduce alla Grotta del Nettuno

 

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