2^ COMMISSIONE CONSILIARE CONSULTIVA PERMANENTE

 

Verbale della seduta del 28.06.2010

 

Il giorno 28 giugno 2010 si è riunita presso la Sala Rappresentanza della Provincia la 2^ Commissione Consiliare Permanente, regolarmente convocata con lettera del 23.06.2010 n. 101131/2010 di prot.

Alla seduta risultano presenti i Consiglieri come da foglio presenza agli atti della segreteria della Commissione, regolarmente inviato all'Ufficio Consiglio per gli atti di competenza.

Come da richieste fatte pervenire, sono altresì presenti il Prof. Giuliano Pisani, presidente della Commissione Cultura del Comune di Padova, il Prof. Patrizio Giulini già professore di ruolo all'Università di Padova titolare di Botanica sistematica, la sig.ra Giuliana D'Olcese De Cesare, quale iniziale acquirente, con Vittorio Olcese, di Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia, la sig.ra Maria Letizia Panajotti presidente dell'Associazione Italia Nostra.

 

Il Presidente Menorello ringrazia i presenti per l'accoglimento dell'invito e presenta brevemente l'argomento all'O.d.G. “restauro Villa dei Vescovi” di Luvigliano introducendo una breve descrizione della stessa. Ricorda che nel 2005 la Villa è stata donata dalla proprietà di allora al FAI che sta progettando nuovi interventi di restauro.

La discussione in essere riguarda il progetto di restauro dell'antico Brolo cinquecentesco, affidato dal FAI all'architetto Domenico Luciani, che, secondo quanto paventato, risulterebbe prevedere l'intera copertura dello stesso con pietre di trachite.

Il presidente Menorello precisa che alla seduta odierna sono stati invitati innanzitutto i referenti del FAI e, al riguardo, dà lettura della mail ricevuta dell'avv.Marco Magnifico vicepresidente esecutivo del FAI, nella quale viene precisata l'impossibilità di partecipare ai lavori della Commissione a causa del concomitante incontro con la Soprintendente Ferrari relativamente al progetto di restauro del complesso monumentale proposto dal prof. arch. Domenico Luciani e condiviso anche con il Comitato Scientifico di Villa dei Vescovi (composto tra l'altro dal prof. Guido Beltramini, Direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, la prof.ssa Elisabetta Saccomani, docente di Storia dell'arte moderna all'Università di Padovae il prof. Gian Antonio Golin).

Viene comunque sottolineata la piena disponibilità del FAI a partecipare ad una prossima seduta della Commissione, precisando che, allo stato, non i sarebbe alcun progetto definito, né alcuna intenzione di modificare irreversibilmente il brolo.

La mail, così come letta, viene allegata al presente verbale per costituirne parte integrante.

Il Presidente Menorello passa la parola al Prof. Pisani.

 

 

Giuliano Pisani

Villa dei Vescovi fu costruita nel Cinquecento, come luogo di ritiro dei vescovi di Padova, da cui il nome.

Alvise Cornaro, amministratore del vescovado, sovraintese alla costruzione: la villa fu progettata dall'architetto veronese Giovanni Maria Falconetto (1468-1535) per il vescovo Francesco Pisani; la costruzione, iniziata intorno al 1524, passò una quarantina d'anni dopo, nel 1561, al padovano Andrea Dalla Valle (attivo 1543-1577).

Il corpo della Villa, espressione del gusto classico romano, fu completato infine nel 1567. Fra il 1567 e il 1570, sotto un vescovo della famiglia Pisani, il cortile anteriore fu circondato da un muro di cinta merlato, mentre nel 1579 Federico Cornaro fece completare il lato occidentale della terrazza con una scalinata e un portico.

Fu bene della Curia di Padova fino al 1962 anno in cui il Vescovo di Padova, Monsignor Bortignon, la cedette a Giuliana e Vittorio Olcese che la restaurarono e l'arredarono in maniera talmente esemplare da meritare nel 1967, dall'American National Society of Interiors Decorators Foundation il Primo Premio nel mondo per il miglior restauro ed il miglior arredo dell'anno di un Monumento d'Arte.

Nel 2005 la Villa viene donata dai proprietari al FAI, che ne progetta il restauro.

Sottolinea di avere chiesto al FAI di creare un'occasione pubblica per presentare il progetto di restauro, per il rilievo e l'importanza che la Villa ha sia a livello nazionale che internazionale: invito non accolto per il doveroso passaggio con la Sovraintendenza avvenuto, come riportato nella mail appena letta, in data odierna.

Specifica di avere ricevuto l'invito per il 06/07 p.v. presso Villa dei Vescovi per prendere atto delle specifiche del progetto. Esprime la propria perplessità a riguardo, rilevando l'opportunità di una presentazione pubblica dello stesso.

 

 

Prof. Patrizio Giulini

Ricordando la sua esperienza di consulente dal 1989 del Comitato Nazionale per lo studio e la conservazione i Giardini storici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, precisa da subito la non condivisione del progetto di restauro del Brolo rinascimentale.

Sottolinea come all'interno dello stesso siano presenti tassi e cedri secolari che verrebbero gravemente danneggiati dalla pavimentazione con pietre di tracheite.

 

Maria Letizia Panajotti

Concorda pienamente sulla non condivisione del progetto di restauro, che andrebbe a stravolgere completamente il Brolo rinascimentale. Ricorda che una delle caratteristiche identitarie delle Ville Venete risiede appunto nello stretto legame e nella continuità esistente tra la Villa e il paesaggio: la doppia siepe e con essa l'idea di chiudere e delimitare lo spazio esterno è uno dei difetti principali del restauro ipotizzato.

 

Giuliana D'Olcese de Cesare

Ringrazia per l'occasione di dibattito e confronto.

Dall'atto di acquisto della Villa nel 1962 nessun restauro è stato fatto al Brolo in cui, a parte i dovuti riordini delle sbrecciature, non è stato apportato alcun cambiamento. Ricorda che il Brolo, così come si può osservare dai materiali in allegato al presente verbale a costituirne parte integrante, consta di 4 appezzamenti di terra divisi da una crociera di pietre di fiume, all'interno del quale si trovano un pozzo oltre alle piante secolari ricordate nel precedente intervento.

Da socia sostenitrice riceve il notiziario bimestrale del FAI (in allegato al presente verbale) nel quale già nei mesi di gennaio u.s. veniva promossa la campagna per “adottare” le pietre di tracheite della progettata pavimentazione del Brolo a 200 euro cad., con la possibilità di incidervi le proprie iniziali.

Chiede come sia possibile che detta campagna promozionale sia stata fatta in mancanza delle necessarie autorizzazioni della sovraintendenza.

Ricorda di avere fatto più interrogazioni ai vertici FAI relativamente al progetto di restauro descritto nei notiziari, che si allegano in copia, e ribadisce il deciso parere negativo relativamente alla pavimentazione del Brolo, che ne stravolgerebbe l'identità, che risulta anche da una mappa del XVII sec, che, prodotta, si allega al presente verbale.

 

Presidente Menorello

Ringraziando per i contributi e ribadendo il pieno interesse della Commissione alla questione  esposta e dà la parola ai Consiglieri.

 

Carlo Emanuele Pepe (PDL)

Sottolinea la bellezza di Villa dei Vescovi, importante testimonianza del rinascimento Veneto, conosciuta anche a livello internazionale. Ritiene fondamentale conoscere il punto di vista della Sovrintendenza relativamente al progetto di restauro descritto.

 

Antonio Albuzio IDV)

Pur stimando l'arch. Luciani valuta negativamente l'ipotesi di pavimentazione del Brolo: lo stesso deve essere zona di continuazione e non di stacco, come invece previsto dal progetto di restauro.

Esprime inoltre forte preoccupazione per i danni che la pavimentazione con pietre di trachite andrebbe ad arrecare alle piante secolari, stravolgendo l'intero sistema idrogeologico della zona. Ritiene necessario interessare la Commissione consiliare per i Vincoli paesaggistici, per addivenire ad una posizione condivisa riguardo alle ipotesi di restauro esposte.

 

Bianca Beghin (PDL)

La pavimentazione andrebbe a stravolgere l'identità del Brolo rinascimentale che per sua stessa definizione è il luogo dove si piantuma. Ritiene fondamentale un incontro congiunto con la Sovraintendenza e i rappresentanti del FAI senza i cui pareri è difficile che la Commissione possa esprimersi.

 

Alessandro Paiusco (Lega Nord)

Per quanto esposto durante l'audizione ritiene il progetto non condivisibile. Precisa inoltre come la campagna “adotta una pietrapubblicizzata nel notiziario FAI, in cui verrebbe data la possibilità di incidere le proprie iniziali sulle pietre di pavimentazione del Brolo sia quanto meno fuori luogo in un contesto di così grande rilevanza culturale come quello di Villa dei Vescovi. Concorda sulla necessità di invitare i referenti della Sovraintendenza e del FAI.

 

Domenico Menorello

Ringrazia per i contributi e ipotizza di procedere come segue:

  1. chiedere al FAI una data per un'audizione in cui venga presentato e discusso il progetto di restauro in cui invitare anche la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici;
  2. Inviare il verbale della seduta odierna e copia dei materiali consegnati anche alla Commissione Vincoli Paesaggistici provinciale nonché alla Presidente ed all'Assessore competente;
  3. Chiede alla Soprintendenza di poter partecipare a una seduta della Commissione cultura sul tema per acquisire il punto di vista del soggetto preposta alla tutela del vincolo monumentale;
  4. I presenti concordano e la Commissione unanimemente approva le conclusioni proposte dal Presidente.

Si allegano i documenti visionati.

La riunione ha termine alle ore 17.30. 

   

IL PRESIDENTE                                                                   Segretaria

         Avv. Domenico Menorello                                             dr. Elisabetta Frigerio

 

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