VILLA DEI VESCOVI

Lettera Aperta al FAI
Media-Regione Veneto-Provincia Padova-Comuni-Associazioni
Movimenti - Cittadini
Italia Nostra Padova

 

Appello e richiesta al FAI via e-mail, RR Poste Italiane, Lettera aperta internet

----- Original Message -----
From: 'Giuliana D'Olcese'  To: fondoambiente.it
Presidente FAI Ilaria Buitoni Borletti ; Presidente.Onorario FAI Giulia Maria Crespi ; Direttore.Generale FAI Angelo Maramai ; Vicepresidente FAI M.Magnifico ; Giorgio.Rigone ; Lucia.Borromeo ; Domenico ingluciani.it
Cc: Maria Letizia Panajotti Italia Nostra Padova
Sent: Monday, March 15, 2010 5:49 PM
Subject: Appello-Richiesta a Presidenze FAI, Dirigenze, Responsabili settore, Progettista, e p.c., Italia Nostra Padova

 

A Spett. Presidenze FAI, Dirigenze, Responsabili settore, Progettista, e p.c., Italia Nostra Padova con preghiera di trasmissione Italia Nostra Sede Nazionale
E' da cittadina italiana
, da appassionata amante e "guardiana" dell'Arte e dei Monumenti, in special modo italiani, e da aderente e Socio sostenitore del FAI che con questa mia chiedo, ufficialmente e formalmente, che i lavori in corso di rimozione del brolo originario di Villa dei Vescovi, opera di Andrea da Valle, e sostituzione e pavimentazione con "Il parterre di Villa dei Vescovi" in pietre di trachite, vengano sospesi.
Così per la rimozione del pozzo originario e l'albero secolare che adorna e ombreggia il medesimo pozzo. Ciò in attesa di adeguate riflessioni, autorevoli valutazioni e pronunciamenti in materia di indagini e relazioni storiche, critiche, tecniche, scientifiche, attributive nonchè tutte le specialistiche opportune ricerche storico-tecniche necessarie.
Augurando buon lavoro, vostro Socio sostenitore Giuliana D'Olcese de Cesare

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1) Stampa del XVII Secolo di Villa dei Vescovi con cancello, brolo, barchessa, pertinenze, giardino a Nord Est
2) Il brolo di Andrea da Valle del XVII Secolo
3) Il "parterre di Villa dei Vescovi" del FAI progetto dell'architetto Domenico Luciani

 

Immagini, articoli, il brolo originario di Andrea da Valle, e "Il nuovo parterre di Villa dei Vescovi", progetto del FAI affidato e commissionato all'architetto Domenico Luciani, sono consultabili sulla Home page del sito internet Villa dei Vescovi - Archivio documenti, fotografie, stampa, Giuliana D'Olcese de Cesare

 

Cenni Storici - Bibliografia - Documenti - Stampa - Siti internet - Motori di ricerca

"Le ville venete sono famose anche per il brolo." Villa Fracanzan Piovene - Orgiano
"La villa, contornata da un giardino formale con bossi e da un parco di quaranta ettari cintato da mura, è nota per il suo “brolo”, per l’anfiteatro collinare e per le grandiose prospettive delineate da viali e da peschiere. La collezione di rari trattori e di curiosi attrezzi agricoli, la falegnameria, i granai, la cantina e le abitazioni contadine costituiscono, nel loro insieme, il museo “Vita quotidiana e lavoro in villa”. "Di fronte alla villa si trova il giardino formale con siepi di bosso e quattro monumentali tassi, il “brolo” con alberi da frutta e gli orti." http://www.villafracanzanpiovene.it/

 

"il Giardino"
Mostra del Palladio a Vicenza Andrea Palladio e la Villa Veneta - da Petrarca a Carlo Scarpa
Page 6 5 SALA 12-13. Il giardino
"Il giardino agli esordi dell’ideale umanistico di vita a contatto con la natura, il giardino è, insieme alla biblioteca, il luogo chiave della restituzione dello stile di vita degli Antichi. Nella villa-azienda palladiana esso è un elemento del sistema di spazi aperti adiacenti alla casa dominicale, organizzati in brolo, giardino e peschiera. Nei secoli successivi l’elemento scenografico prende il sopravvento e il giardino si anima di labirinti e giochi d’acqua. (...)."
ARTE DOSSIER su cui è spiegato che il brolo era un'idea costante di Palladio e Falconetto (è a quest'ultimo che si deve il progetto di Villa dei Vescovi) e che lo ritenevano necessario e salutare e contraddistingueva tutte le ville da loro progettate.
Cancellando il brolo Rinascimentale di Villa dei Vescovi si tradirebbe l'idea principale di chi ha ideato e progettato la villa. www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_4_percorso.pdf

 

Villa Pisani
"Con le ville, la catalogazione ha “fissato” anche i “complessi” delle ville, ovvero gli elementi che le caratterizzano: gli oratori, le pescherie e le barchesse che davano linfa economica alla villa e che con il brolo, il parco o il giardino costituivano un complesso dotato di una sua precisa fisionomia unitaria."
"Nel grande giardino e nel brolo venivano coltivati alberi da frutto e piante di agrumi; la produzione di cedri, limoni, pesche e fiori rappresentava infatti una voce fondamentale del bilancio economico della famiglia." http://www.studioesseci.net/evento.php?IDevento=23

 

Andrea Palladio. La luce della ragione. Esempi di vita in villa ...
Un'altra tappa necessaria potrà essere, poco lontana di lì, la Villa dei Vescovi a Luvigliano, sui colli Euganei, prototipo eccezionale, disegnato dal ...
www.ibs.it/code/.../sgarbi.../andrea-palladio-luce.html

 

Le Giornate e le Visite di studio
Il giardino di Villa Trissino - Marzotto a Trissino (Vi). 22 mag 1997. Il giardino di villa dei Vescovi di Luvigliano e il giardino di villa Emo a Rivella ...
www.giardinostoricounivpadova.it/index.php
22 mag 1997 Il giardino di Villa dei Vescovi di Luvigliano e il giardino di Villa Emo a Rivella di Monselice (Pd)

 

Andrea Palladio e la Villa Veneta - da Petrarca a Carlo Scarpa
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Livio, la villa dei Vescovi rappresenta la rinascita della villa degli antichi in Veneto. Il modello è la villa di Plinio il Giovane, circondata da ...
www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_5_itinerari.pdf

 

Brolo Villa dei Vescovi
http://www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_4_percorso.pdf

 

Spett. FAI, le cronache storiche, descrivono broli di terra e coltivati, mai broli di pietra, o mattoni
Villa Pisani, Nani Mocenigo, Bolognesi, Scalabrin
 http://www.villevenete.net/
Le proprietà acquisite nel 1468 dalla ricchissima famiglia veneziana dei Pisani nel padovano costituivano un vero e proprio feudo, che comprendeva i quattro paesi di Solesino, Boara, Stanghella e Vescovana; nel corso del XVI e del XVII sec. l'area fu sottoposta a ingenti opere di bonifica e di riorganizzazione fondiaria, fornendo una costante rendita finanziaria. A Vescovana si trovavano la nuova pieve e la casa padronale fatte edificare prima del 1570 da Francesco Pisani, vescovo della città di Padova e committente di Villa dei Vescovi a Luvigliano, progettata da Falconetto e da Alvise Cornaro. Fra il '500 e il '600, la residenza di Vescovana si doveva già presentare come un vasto complesso, dominato dall'edificio dominicale a tre piani, al quale erano annesse, su ciascun lato, lunghe barchesse porticate. Nello spazio circostante si trovavano alcuni rustici e una torre colombara, così come mostra un disegno conservato presso l'Archivio di Stato di Venezia.
Nel grande giardino e nel brolo venivano coltivati alberi da frutto e piante di agrumi; la produzione di cedri, limoni, pesche e fiori rappresentava infatti una voce fondamentale del bilancio economico della famiglia. Agli inizi dell'800, il tracollo della nobiltà veneziana ebbe ripercussioni anche sulla tenuta di Vescovana e soltanto il brolo continuò a essere coltivato. L'arrivo di Evelina van Millingen, sposa di Almorò III Pisani nel 1852, determinò una svolta nella storia della villa: la nuova proprietaria si impegnò nel risollevarne le sorti, dando avvio a un insieme di trasformazioni sia negli ambienti interni che negli spazi esterni. La villa vera e propria fu dotata di terrazze in corrispondenza del piano nobile e di ricche decorazioni a stucco e affresco all'interno. Il giardino venne interamente risistemato, unendo il gusto inglese alle qualità del giardino all'italiana. Alla metà del XIX sec. risale inoltre la costruzione dell'edificio più originale del complesso, ossia la piccola cappella posta al limite meridionale del parco e voluta da Almorò Pisani come luogo privato di sepoltura e di preghiera; essa fu progettata e realizzata in forme neogotiche dall'architetto Pietro Selvatico Estense e dallo scultore Antonio Gradenigo e consacrata nel 1860. Agostino Nani Mocenigo, ultimo erede testamentario della villa, ha donato la cappella alla parrocchia di Vescovana nel 1994.

Il Mattino di Padova 08/01/2009 Villa dei Vescovi "Qualcuno aveva sospettato un hotel a 5 stelle"
"Quando qualcuno, non certo la Panajotti, gridò allo scandalo, parlando di hotel a 5 stelle e di mega ristorante nella villa". «Niente di più falso - dice Muratori - e avremo modo di dimostrarlo. Villa dei Vescovi diventerà un «museo vivente», dove si potranno ritrovare le suggestioni del «vivere in villa». Ci sarà una parte didattica con la storia della costruzione della villa e le funzioni da essa assunte nei vari secoli e poi anche una parte all'aperto. Nel grande brolo saranno ripiantati gli alberi da frutto di un tempo e si potranno riassaporare certe essenze». Il complesso, famoso anche per gli affreschi del Sustris, ospiterà anche un centro congressi, una caffetteria-ristorantino da 80 posti, 4 camere da adibire a foresteria. Il progetto è di Christian Campanella, docente del Politecnico di Milano, la parte esterna è curata da Domenico Luciani. http://www.villadeivescovi.net/vivere_in_villa.htm

Il giardino. Mostra del Palladio Page 6 5 SALA 12-13
Il Rinascimento si apre con le fantastiche xilografie dell’Hypnerotomachia Poliphili e prosegue con un sorprendente “ritratto” di giardino rinascimentale che appare sullo sfondo di un dipinto di Lambert Sustris dal Museo di Lille, accostato al divertente Pozzoserrato “Gentiluomo con voliera” (dal Museo Civico di Treviso), e a disegni di giardini, da uno inedito per Valsanzibio (dal Museo Correr), a disegni di Francesco Muttoni per Villa Loschi Zileri e di Jappelli per Villa da Schio.
"Il giardino agli esordi dell’ideale umanistico di vita a contatto con la natura".
Il giardino è, insieme alla biblioteca, il luogo chiave della restituzione dello stile di vita degli Antichi. Nella villa-azienda palladiana esso è un elemento del sistema di spazi aperti adiacenti alla casa dominicale, organizzati in brolo, giardino e peschiera. http://www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_4_percorso.pdf

ARTe Dossier
Su Arte Dossier è spiegato che il brolo era una costante di Falconetto e Palladio, lo ritenevano necessario e salutare e contraddistingueva le ville da loro progettate.

Notizie fuorvianti da Il Mattino di Padova http://www.irvv.net/
- Mattino Quotidiano 03-10-2008 Foglio 1/2 www.irvv.net/.../03_10_08_Il%20Mattino%20di%20Padova_p%2040.pdf
"Villa dei Vescovi. A metà restauro brillano gli affreschi di Aldo Cornelio (...)". Gli affreschi, invece, sono di Lambert Sustris, non di Aldo Cornelio
"La Villa che prende luce da un impluvio come le case di Roma o di Pompei (...)".
Villa dei Vescovi prendeva luce anche da un cortile interno a pianta di Vitruvio con loggette corrispondenti alle grandi logge esterne, come le case della romanità. Per esempio le case di Roma ove, infatti, su incarico di Alvise Cornaro, Giovanni Maria Falconetto e l'apprendista Andrea Palladio, allora diciannovenne, si recarono per riprendere i rilievi delle antichità ed elaborarli per il progetto di Villa dei Vescovi.
"A guardar fuori si nota che sarà necessario cambiare i vetri delle finestre e gli infissi, i vetri non sono originali e la luce fatica a farsi strada, sprigiona riflessi fasulli come quelli di una pozzanghera ghiacciata". (...).
Durante il restauro di Vittorio e Giuliana Olcese, i vetri vennero ordinati in Germania all'unica ditta, allora esistente in Europa, specializzata nel rifare fedelmente i vetri veneziani rinascimentali che, sin dall'origine, parte del loro fascino consiste proprio nella luce che filtrano ed emanano, tipica della pittura veneziana. Luce che non "fatica a farsi strada", bensì è mitigata e addolcita dall'effetto del vetro soffiato a Murano e Burano. Inoltre, non sprigiona riflessi fasulli come quelli di una pozzanghera ghiacciata - come scrive il Mattino di Padova - ma in estate filtra, mitiga, rinfresca l'abbagliante luce del Veneto.

Scempio ambientale a Villa Vescovi: tagliati gli alberi
E ancora, sul lato destro della Villa dei Vescovi, a poche decine di metri, quasi attaccato a Villa Pollini, sono stati potati in maniera pesante alcuni ...
www.abano24ore.it/scempio-ambientale-a-villa-vescovi-tagliati-gli-alberi-.html

Guida al Veneto
A Luvigliano, per la strada di 1.9 Km che da Torreglia si dirige a Ovest lasciando sulla destra il colle Mirabello, con la cinquecentesca Villa Tolomei, più volte rimaneggiata e contornata da un parco con laghetto attribuito a Giuseppe Jappelli.
Luvigliano, metri 46 è un piccolo paese dominato dall'imponente mole della Villa dei Vescovi, poi Olcese, isolata, massiccia costruzione sopra terrazza, alleggerita da archi che ne scandiscono le facciate. Iniziata nel 1474 su progetto di Bartolomeo Bon, ripresa nel 1532 su disegni di Giovanni Maria Falconetto con la supervisione di Alvise Cornaro, venne continuata da Andrea da Valle nel 1567 e completata con alte mura di cinta, scalinate e sottoportici nel 1579.
Un elegante portale a semicolonne ioniche immette nel cortile da cui si passa a sinistra nel brolo, a destra nella gastaldia. Un imponente scalone conduce dal piano di campagna al piazzale antistante all'ingresso: percorre la fronte una loggia a lesene doriche, che si ripropone sul lato orientale con armoniosi effetti di luce. http://books.google.it/books?id=yGav5pmJJ0kC&pg=PA497

 Villa Querini Stampalia
"Del complesso originario e della maestosità che l’insieme degli edifici un tempo rappresentava, oggi manca, purtroppo, il parco-brolo, opera unica nella pianura veneta, distrutto fra il 1978 e il 1982." http://www.comunepressana.it/Villa%20Querini%20Stampalia

Villa Garzoni a Pontecasale
"All’interno della villa, pregevoli caminetti marmorei scolpiti dallo stesso Sansovino. All’esterno barchesse porticate, una torre colombara e un vasto brolo."
http://www.provincia.vicenza.it/documenti/depliant_colliberici.pdf+falconetto+brolo

Palladio
"Il cortile ("cortivo") conteneva barchesse, torri colombaie, forni per il pane, pollai, stalle, abitazioni per i fattori e per i servitori domestici, stanze per fare il formaggio e cantine per spremere l'uva. Già dal XV secolo si usava creare una corte davanti alla casa, con un pozzo, separata rispetto al cortile di servizio e con le sue barchesse, gli animali e gli spazi per battere il grano. Giardini, orti di verdure e di spezie, vasche per i pesci e, quasi invariabilmente, un grande frutteto (il "brolo") erano tutti raggruppati o localizzati all'interno del muro di cinta. Nei suoi disegni Palladio cercò di coordinare tutti questi differenti elementi....".
http://www.cisapalladio.org/cisa/doc/bio_i.php

E ancora
"Con le ville, la catalogazione ha “fissato” anche i “complessi” delle ville, ovvero gli elementi che le caratterizzano: gli oratori, le pescherie e le barchesse che davano linfa economica alla villa e che con il brolo, il parco o il giardino costituivano un complesso dotato di una sua precisa fisionomia unitaria."
http://www.studioesseci.net/evento.php?IDevento=23

Villa Pisani
"Nel grande giardino e nel brolo venivano coltivati alberi da frutto e piante di agrumi; la produzione di cedri, limoni, pesche e fiori rappresentava infatti una voce fondamentale del bilancio economico della famiglia." http://www.villevenete.net

ANDREA PALLADIO E LA VILLA VENETA DA PETRARCA A CARLO SCARPA
Vicenza, Museo Palladio, Palazzo Barbaran da Porto 5 marzo - 3 luglio 2005
Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio Istituto Regionale per le Ville Venete Ministero per i Beni e le Attività Culturali Vicenza, Museo Palladio, Palazzo Barbaran da Porto 5 marzo - 3 luglio 2005 http://www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_4_percorso.pdf

Così l'Italia ha massacrato Palladio
http://www.irvv.net/Allegati/2008/8-ottobre_2008/Ottobre_08_Il Giornale dell'arte_p 1.pdf - http://www.villadeivescovi.org/images/massacrato_palladio.gif

 

 

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