E
la laureanda chiese lumi a Giuliana D'Olcese
«Buongiorno
Signora D'Olcese, sono una studentessa laureanda del Politecnico di
Milano, facoltà di Architettura»
Settembre 2006
Mi
scrive da Milano Stefania Sironi, Sent:
Friday, September 01, 2006 11:41 AM
Buongiorno
Signora D'Olcese, sono una studentessa laureanda del Politecnico di
Milano, facoltà di Architettura. Sto preparando la tesi di laurea
che è proprio su Villa dei Vescovi, vorrei quindi chiederLe notizie
relative alla Villa prima dei restauri degli anni Sessanta e informazioni
sui lavori di recupero fatti eseguire da Lei e Vittorio Olcese.
1. Desidererei
sapere in quali condizioni trovaste Villa dei Vescovi al momento
dell'acquisto.
2. Il pozzo di cui parla nell'articolo
è quello situato al centro della Villa, sotto la pavimentazione?
3.
Siete riusciti a vederlo quando è stato installato l'impianto
di riscaldamento a pannelli radianti?
4. E' in possesso
della ricerca fatta da uno storico (non conosco il nome, neanche i Proff.
Brogiolo e Faccio -che me ne hanno parlato - lo ricordano) il quale
ha trovato resti di un castello medievale nelle mura della Villa?
5.
Alcune cartoline d'inizio '900 ed il rilievo di Marcello Checchi del
1944 mostrano al piano terra, sul lato Nord una finestra ed una
porta oggi non più esistenti: sono state chiuse negli anni Sessanta?
Le invio il link ad una pianta dell'Architetto Checchi: potrebbe dirmi se rappresenta l'impianto della Villa prima dei lavori di restauro?
Nel caso di risposta affermativa, la scala rettilinea che dal locale adiacente la cucina conduce al piano nobile è stata realizzata durante i lavori di restauro degli anni'60?
Grazie per la cortesia e l'attenzione Cordialmente Stefania Sironi
Questo è il codice html: <a title="pianta" href=http://img217.imageshack.us/img217/2571/091963pianoterrazzabh7.jpg>Pianta piano terrazza</a>
Saluti Stefania Sironi
rispondo volentieri alle sue domande e dato che ho seguito personalmente tutte le fasi dei restauri durati circa tre anni, sarò felice di soddisfare ulteriori curiosità. Quindi mi ritenga a sua disposizione.
1. Desidererei sapere in quali condizioni trovaste Villa dei Vescovi al momento dell'acquisto.
In condizioni drammatiche, prima dei nostri restauri era un vero rudere, purtroppo.
2. Il pozzo di cui parla nell'articolo è quello situato al centro della Villa, sotto la pavimentazione?
R: Sì, è quello, ed è proprio da questo particolare - avendo anche trovato un grosso frammento della vera dell'antico pozzo in marmo rosa di Verona - che abbiamo cercato e trovato nei muri della stanza centrale del piano terra le tracce del loggiato originale interno.
Sì, l'interno della Villa era a pianta di Vitruvio. Sono del Settecento le modifiche, e l'eliminazione del cortile interno sostituito con il salone centrale.
3. Siete riusciti
a vederlo quando è stato installato l'impianto di riscaldamento
a pannelli radianti?
R:
No, il pozzo no, ma le tracce sì.
4. E' in possesso
della ricerca fatta da uno storico (non conosco il nome, neanche i
Proff. Brogiolo e Faccio -che me ne hanno parlato - lo ricordano)
il quale ha trovato resti di un castello medievale nelle mura della
Villa?
R: No, della
ricerca no, ma se ricordo bene, la ricerca era stata fatta dal
Professor Fiocco di Venezia, storico dell'Arte.
5. Alcune cartoline
d'inizio '900 ed il rilievo di Marcello Checchi del 1944 mostrano
al piano terra, sul lato Nord una finestra ed una porta oggi
non più esistenti: sono state chiuse negli anni Sessanta?
R:
No, furono chiuse prima, noi non le trovammo, ma trovammo
alcune feritoie postume, sparse qua e la', aperte per arieggiare le
numerose latrine alla turca sistemate lungo le pareti di alcune stanze
del piano terra quando il Vescovo di Padova, negli anni 50, aveva
destinato Villa dei Vescovi ad una colonia estiva per bambini. Una
latrina alla turca era sistemata anche al piano nobile.
Quando Vittorio ed io la comprammo esistevano soltanto le latrine, non un water, non un bagno. Per come progettai e sistemai le sette stanze da bagno che oggi può vedere, tutti i visitatori hanno la netta sensazione che sono nate con la Villa, magari progettate dallo stesso Falconetto.
6. Non sono riuscita
a trovare piante relative alla Barchessa: potrebbe scrivermi come
era al suo interno?
R:
Era adibita ad abitazione del fittavolo, a cantina e a stalle per
mucche e maiali. Infatti, è proprio nelle stalle, anticamente
adibite ai cavalli, che trovai i lavabi cinquecenteschi, che erano abbeveratoi
per i cavalli, lavabi che feci lucidare sistemandoli nei
bagni. Ed ho trovato, qua e la' per l'Italia, le rubinetterie cinquecentesche
che oggi li sovrastano. Una ricerca la mia fortunatissima, li trovai
tra il Viterbese e il Veneto. Le vasche da bagno di marmo di Verona
e di Vicenza le trovai tutte in Veneto. Erano vasche provenienti da
antichissime terme.
7. Le invio il
link ad una pianta dell'Architetto Checchi: potrebbe dirmi se rappresenta
l'impianto della Villa prima dei lavori di restauro?
R:
Sì, la pianta era così.
8. Nel caso di risposta
affermativa, la scala rettilinea che dal locale adiacente la cucina
porta al piano nobile è stata realizzata durante i lavori di
restauro degli anni'60?
R:
No, la scala esisteva, lo si intuisce bene dal soffitto a botte della
scala.
Spero di esserle stata utile
e la saluto cordialmente Giuliana D'Olcese
From: Stefania - stefaniasironi@.it
Questo è il codice html: <a title="pianta" href=http://img217.imageshack.us/img217/2571/091963pianoterrazzabh7.jpg>Pianta piano terrazza</a>
Saluti Stefania Sironi
in Luvigliano di Torreglia - Padova
